«Nel senato dell’epoca repubblicana e del quinto fino al primo secolo l’essenza nordica ha sempre dimostrato di essere la forza preponderante e determinante: audacia illuminata, attitudine dominata, parola concisa e composta, risoluzione ben meditata, audace senso di dominio. Nelle famiglie senatoriali, anzitutto nel patriziato, e poi nella nobilitas, sorse e cercò di realizzarsi l’idea del vero romano, come una particolare incarnazione romana della natura nordica. In tale modello umano valsero le virtù etiche di impronta nordica: la virilità, virtus, il coraggio, fortitudo, la saggia riflessione, sapientia, la formazione di sé, disciplina, la dignità, gravitas, e il rispetto, pietas… in più quella misurata solennità, solemnitas, che le famiglie senatoriali consideravano come qualcosa di specificamente romano».
"Siano poche le tue parole. Infatti dalle molte preoccupazioni vengono i sogni e dalle molte chiacchiere il discorso dello stolto" Qoelet 5
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giovedì 22 dicembre 2011
Romanitas
«Nel senato dell’epoca repubblicana e del quinto fino al primo secolo l’essenza nordica ha sempre dimostrato di essere la forza preponderante e determinante: audacia illuminata, attitudine dominata, parola concisa e composta, risoluzione ben meditata, audace senso di dominio. Nelle famiglie senatoriali, anzitutto nel patriziato, e poi nella nobilitas, sorse e cercò di realizzarsi l’idea del vero romano, come una particolare incarnazione romana della natura nordica. In tale modello umano valsero le virtù etiche di impronta nordica: la virilità, virtus, il coraggio, fortitudo, la saggia riflessione, sapientia, la formazione di sé, disciplina, la dignità, gravitas, e il rispetto, pietas… in più quella misurata solennità, solemnitas, che le famiglie senatoriali consideravano come qualcosa di specificamente romano».
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