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sabato 31 marzo 2012




Le tenebre stanno diradandosi
e la vera luce già risplende.

1Gv 2,8

domenica 25 marzo 2012

Per molto tempo...

13Il Signore avanza come un prode,
come un guerriero eccita il suo ardore;
urla e lancia il grido di guerra,
si mostra valoroso contro i suoi nemici.
14"Per molto tempo ho taciuto,
ho fatto silenzio, mi sono contenuto;
ora griderò come una partoriente,
gemerò e mi affannerò insieme.
15Renderò aridi monti e colli,
farò seccare tutta la loro erba;
trasformerò i fiumi in terraferma
e prosciugherò le paludi.
16Farò camminare i ciechi per vie che non conoscono,
li guiderò per sentieri sconosciuti;
trasformerò davanti a loro le tenebre in luce,
i luoghi aspri in pianura.
Tali cose io ho fatto e non cesserò di fare".

Isaia 42, 13-16

Testimoniare

E' meglio tacere ed essere, che dire e non essere. E' bello insegnare se chi parla opera. Uno solo è il Maestro che ha detto e ha fatto e ciò che tacendo ha fatto è degno del Padre. Chi possiede veramente la Parola può avvertire anche il suo silenzio per essere perfetto, per compiere le cose di cui parla o di essere conosciuto per le cose che tace. Nulla sfugge al Signore, anche i nostri segreti gli sono vicino. Tutto facciamo considerando che abita in noi, per essere noi templi suoi ed egli il Dio in noi.

S. Ignazio, agli Efesini XV

lunedì 19 marzo 2012

Apoftegmi

L'abate Antonio predisse all'abate Amun: « Tu farai molti progressi nel timor di Dio ». Poi lo condusse fuori dalla cella e gli mostrò una pietra: « Mettiti a ingiuriare questa pietra », gli disse, « e colpiscila senza smettere ». Quando Amun ebbe terminato, sant'Antonio domandò se la pietra gli avesse risposto qualcosa. « No », disse Amun. « Ebbene! anche tu », aggiunse l'anziano, « devi raggiungere questa perfezione e pensare che non ti si fa nessuna offesa ».

Padri del deserto

Regula Benedicti

A saeculi actibus se facere alienum.
Nihil amori Christi praeponere.

S. Benedetto

giovedì 8 marzo 2012

Dalle omelie su Giosuè

... si tratta forse di cercare fuori di sè una strada da intraprendere o un campo di battaglia?
Forse le mie parole ti stupiranno, eppure sono vere: limita la tua ricerca a te stesso!
Tu devi lottare in te stesso, perchè il tuo nemico procede dal profondo del tuo cuore.
Non sono io a dirlo, ma Cristo: "dal cuore provengono i pensieri malvagi...".


Origene 


Verbo crescente,
verba deficiunt.

Sant'Agostino

mercoledì 7 marzo 2012

La gaia scienza

Io abito nella mia casa,
non ho mai imitato nessuno
e, sempre ho deriso i maestri
che di se stessi non ridono.


Nietzsche

lunedì 5 marzo 2012

Massime plotiniane



Ognuno è maggiormente se stesso, non quando sia molteplice e grande, ma quando appartenga a se stesso; ed egli appartiene a se stesso quando si ripiega su se stesso, sulla sua interiorità.




Questa è la vita degli dei e degli uomini beati: distacco dalle restanti cose di quaggiù, vita che non si compiace più delle cose terrene, fuga di solo a Solo.




Iniziando la ricerca, noi obbediamo al precetto del dio che ci comanda di conoscere noi stessi.




Il saggio quando agisce raccoglie il frutto non delle azioni, né degli avvenimenti, ma di ciò che possiede intimamente.




La causa dell'ignoranza di Dio è la stima delle cose terrene e il disprezzo di se stessi.



Ogni essere tende all'Uno, cioè a se stesso.


Quando guardiamo al di fuori di Colui dal quale dipendiamo, ignoriamo di essere un'unità...ma chi potesse voltarsi o avesse la fortuna di essere tirato da Atena, vedrebbe come un dio se stesso e l'universo.



 
Trasformati in Lui solo, dopo aver abbandonato ogni altra cosa, che diremo se non che siamo diventati, più che mai, liberi e indipendenti? Chi potrebbe legarci ora alla fortuna, al caso, agli eventi, ora che ci siamo tramutati in quella Vita vera e siamo entrati in Colui che non ha null'altro, ma è soltanto se stesso?



L'anima che è una in se stessa è vicina all'Uno.



 
Quando il contemplante vede se stesso, dovrà vedersi così com'è, o meglio, sarà 
unito a se stesso così com'è ed avrà coscienza di ciò che è perchè è diventato semplice.


Plotino