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domenica 7 agosto 2011

"nomadi...lungo il transito dell'apparente dualità"

"SOCRATE: Non sai che gli occhi, quando uno non li volge più agli oggetti rischiarati nei loro colori dalla luce diurna, ma a quelli rischiarati dai lumi notturni, si offuscano e sembrano quasi ciechi, come se non fosse nitida in loro la vista?
GLAUCONE: Certamente
SOCRATE: Ma quando, credo, uno li volge agli oggetti illuminati dal sole, vedono distintamente e la vista, che ha sede in questi occhi medesimi, appare nitida.
GLAUCONE: Sicuro!
SOCRATE: Allo stesso modo considera anche il caso dell'anima, così come ti dico. Quando essa si fissa saldamente su ciò che è illuminato dalla verità e dall'essere, ecco che lo coglie e lo conosce, ed è evidente la sua intelligenza; ma quando invece si fissa su ciò che è misto di tenebra e che nasce e perisce, essa allora non ha che opinioni e s'offusca, rivolta in su e in giù, mutandole, le sue opinioni, e rassomiglia a persona senza intelletto"

PLATONE, La Repubblica



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